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Giocatore: Alexander von AltdorfCodex: Guardia Imperiale
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Settore Strategico di stanziamento: Settore 4: VALAR
Generale in capo: Gue’fil Ro’shi Dal’y’shovah (Sharpmind)
Grado: Shas'el
VITTORIE TOTALI: 0 - PAREGGI: 0 - SCONFITTE: 0
Alexander von Altdorf, meglio conosciuto come Sharpmind, diede un tiro che incenerì metà della sigaretta. Ottimo, un pianeta normale, finalmente, non come quello schifo dove l’avevano mandato due mesi prima. Là non c’era nemmeno aria per respirare, figurati per fumare una sigaretta.
Fece uscire un’altra nuvoletta azzurrognola, scrutando attento l’orizzonte. Una colonna di APC Chimera stava uscendo da un fortino in mezzo al nulla. Le livree indicavano chiaramente la loro appartenenza alla FPD. Probabilmente una pattuglia.
Sentì qualcuno che gli batteva sulla spalla. Era uno dei soldati della sua guardia personale. L’armatura e le armi, un misto fra tecnologia tau e imperiale, indicavano chiaramente la sua appartenenza ai temuti Gue’vesa’fil, gli ausiliari umani al servizio del Bene Superiore.
Soldati lasciati indietro durante la ritirata dalla crociata del golfo di Damocle, volontari da mondi umani sottomessi ai Tau, mercenari, fuggitivi, feccia. Molti nell’Impero Tau li avevano voluto morti. La setta Gue’fil era stata l’unica ad accoglierli come figli. Ed era a lei che ora andava la loro fedeltà, non a qualche stupido cadavere lontano.
Il soldato gli porgeva un ricevitore.
“Pronto?”
“Sharpmind, mi ricevi?”
“Forte e chiaro, Lonewolf. Deduco che siete entrati nell’orbita bassa e che inizierete presto le operazioni di sbarco.”
“Deduci bene. Continua le operazioni come previsto.”
“Sissignore. Solita scommessina?”
“Va bene. Il primo che si fa uccidere paga un caffè.”
“Passo e chiudo.”
Alexander von Altdorf, shas’el dell’impero tau, chiuse la comunicazione e indicò la nube di polvere sollevata dai cingoli che si stava avvicinando.
“Andiamo a dare un po’ di calci in culo ai cuginetti.”
Fece uscire un’altra nuvoletta azzurrognola, scrutando attento l’orizzonte. Una colonna di APC Chimera stava uscendo da un fortino in mezzo al nulla. Le livree indicavano chiaramente la loro appartenenza alla FPD. Probabilmente una pattuglia.
Sentì qualcuno che gli batteva sulla spalla. Era uno dei soldati della sua guardia personale. L’armatura e le armi, un misto fra tecnologia tau e imperiale, indicavano chiaramente la sua appartenenza ai temuti Gue’vesa’fil, gli ausiliari umani al servizio del Bene Superiore.
Soldati lasciati indietro durante la ritirata dalla crociata del golfo di Damocle, volontari da mondi umani sottomessi ai Tau, mercenari, fuggitivi, feccia. Molti nell’Impero Tau li avevano voluto morti. La setta Gue’fil era stata l’unica ad accoglierli come figli. Ed era a lei che ora andava la loro fedeltà, non a qualche stupido cadavere lontano.
Il soldato gli porgeva un ricevitore.
“Pronto?”
“Sharpmind, mi ricevi?”
“Forte e chiaro, Lonewolf. Deduco che siete entrati nell’orbita bassa e che inizierete presto le operazioni di sbarco.”
“Deduci bene. Continua le operazioni come previsto.”
“Sissignore. Solita scommessina?”
“Va bene. Il primo che si fa uccidere paga un caffè.”
“Passo e chiudo.”
Alexander von Altdorf, shas’el dell’impero tau, chiuse la comunicazione e indicò la nube di polvere sollevata dai cingoli che si stava avvicinando.
“Andiamo a dare un po’ di calci in culo ai cuginetti.”
1 commento:
Grandissimo Alex! Resisti, arrivano altri gue'vesa!
Giochi sia tau sia guardia imperiale?
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