LE FORZE della DISTRUZIONE

Sono passati più di cento anni dalla rivolta dell’Alba di Sangue eppure la corruzione non è stata completamente sradicata da Faaris IV.
Soltanto poche decine di cultisti riuscirono a scappare dalla giusta furia degli Adeptus Astartes del riverito Capitolo della Southern Legion e dell’Inquisitore Alexander, nascondendosi prima tra le rovine di Vreda Secunda e dopo, sempre più incalzati dai rastrellamenti delle truppe lealiste, cercarono rifugio nella città di Caesar Superior.

In molti vennero catturati, torturati, interrogati e giustiziati sommariamente dai soldati Imperiali sotto gli ordini dell'Inquisizione, ma altri riuscirono a fuggire, sgusciando tra le maglie della rete lealista.

Lentamente i traditori rincominciarono a tessere un fitta rete di intrighi e inganni, simili a un virus, crebbero e si infettarono a vicenda. I sotterranei delle città diventarono un covo di riunioni segrete, mentre oscuri figuri si aggiravano per le vie della città portando messaggi cifrati, armi e documenti segreti e maledetti.

Dopo un decina di anni iniziarono le sparizioni.
Prima alcuni preti dei templi più isolati, poi dei nobili minori. Nell’arco di un paio di mesi alcune pattuglie di Arbitres scomparvero o vennero trovate massacrate nei vicoli più bui della città. Mentre le violenze aumentavano una nuova forza emerse.

Un fantomatico leader uscì allo scoperto. Fratello Beargeon, così si fece chiamare.
Fondò la Setta degli Illuminati Figli dell’Imperatore, e iniziò condannando gli eventi che attanagliavano la città, poi la setta e i suoi adepti finanziarono ed equipaggiarono ronde di vigilanti, organizzando veglie di preghiera in immensi magazzini industriali abbandonati.
La popolazione inizialmente fu rassicurata dalla fede, ma le violenze e le sommosse scaturirono in una guerriglia quasi costante tra gli Arbitres e le poche truppe della FDP in città e misteriosi ribelli vestiti di scuro, ben equipaggiati e armati.

Durante questi scontri molti cittadini e lgi stessi governanti della città credevano che la Setta fosse il loro più prezioso alleato. Con i fondi donanti dai fedeli il leader della setta, Fratello Beargeon, reclutò milizie mercenarie dai sistemi vicini, finanziò ospedali e creò arsenali per le FDP favorendo il governo centrale.
Nessuno si accorse del suo animo malvagio e corrotto, e fu un grave errore.
Nell’oscurità dei capannoni e delle cantine la Setta celebrava oscuri riti e reclutava centinaia di cultisti tra la popolazione disperata e in cerca di protezione. Non appena il grosso contingente di mercenari arrivò nella città l’inganno venne svelato.

I fantomatici mercenari erano un eterogeneo insieme di truppe rinnegate, tra cui i terribili Scorticatori di Jano, Guardie Imperiali che avevano abbandonato i loro giuramenti di fedeltà, si erano corrotti e abbandonati alla violenza più pura, alla crudeltà e alle divinità oscure; tra loro vi erano persino mutanti, fuggiti dalle persecuzioni dell’Inquisizione e cultisti provenienti da decine di sistemi diversi.

I combattimenti esplosero immediatamente, con una furia mai vista.
Migliaia di cittadini oramai corrotti e traviati dalla giusta via dell’Imperatore si riversarono per le strade unendosi alle truppe mercenarie: in breve tempo schiacciarono le truppe della FDP e gli Arbitres, mutilando i corpi e cibandosi della loro carne. L'orrore era palpabile.

Il governatore Navarre capì immediatamente il pericolo e destinò alla soppressione della rivolta ben quattro reggimenti di cui uno corazzato e uno di fanteria scelta.
La battaglia per la purificazione di Caesar Superior durò tre settimane.
Le FDP persero più di un terzo degli effettivi e due terzi dell’equipaggiamento pesante durante un estenuante guerriglia urbana. Il Sergente Patrik Metzelder del 9° Reggimento Fanteria Leggera Faarisiana, decorato con il Medaglione Cremisi e la Medaglia d’Onore, ricorda la battaglia con queste parole.
I ribelli usavano tattiche di guerriglia molto ben studiate. Aggiravano le nostre posizioni e ci colpivano ai fianchi ogni volta che cercavamo di avanzare. Non potevamo sfruttare i mezzi corazzati perché quei f+++++i traditori arrivavano a saltarci sopra dalle finestre carichi di esplosivo pur di distruggerli. All’inizio eravamo molto prudenti:esitavamo a chiedere supporto aereo o di artiglieria perché temevamo di colpire i civili. Dopo tre giorni solo la nostra compagnia aveva perso trentasei uomini per imboscate o attacchi suicidi di finti civili.
Da allora abbiamo accantonato ogni pietà o compassione. Se da un edificio ci sparavano lo tiravamo giù con l’artiglieria,se vedevamo una colonna di persone e mezzi lungo una strada chiamavamo un paio di bombardieri e li facevamo sterminare,senza neanche controllare se erano dalla nostra parte o erano ribelli.
Ogni cadavere che vedevamo riceveva almeno una pallottola:avevamo visto troppi compagni morire dopo essersi chinati su un morto.

Dopo tre settimane avevamo ridotto la città ad un cumulo di macerie ricoperte di cadaveri e carri distrutti. Ma non riusciva a sconfiggerli. Poi arrivarono gli Space Marine.
Dopo tre giorni, piantarono la loro bandiera sulle rovine di quella che era la basilica principale dell’Adimistratum... Era finita. Noi ci guardammo in faccia: non ci lavavamo da settimane, non uno era privo di ferite e bende lacere, ma soprattutto la cosa che ci sconvolse erano i nostri occhi. Spenti, arrossati dal sonno,i ncrostati di polvere e sangue. Per un mese non riuscimmo più a dormire senza essere svegliati da incubi pieni di morte”

Dopo la fine degli scontri un intero battaglione di Arbitres occupò le rovine della città e provvide alla purificazione delle rovine. In pratica setacciò metro per metro la città,o quello che ne rimaneva, e passò per le armi ogni essere umano che respirava ancora.
Ma neanche la furia dei Magli Imperiali riuscì a purificare completamente la corruzione. Questa rivolta e la sua sconfitta non fece che aiutare la causa di Fratello Bargeon e della sua setta.

Concentrando l’attenzione dei lealisti su una provincia, la rivolta ha permesso a Bargeon e alla sua più stretta cerchia di fedeli di rifugiarsi nei suoi antichi nascondigli di Vreda Secunda.

Sfruttando l’abbandono della regione da parte delle forze imperiali destinate a placare la rivolta di Caesr Superior la setta è riuscita a riunire l’antica raccolta di volumi conosciuta come il Damnatio Codex che era stato causa dell’Alba di Sangue.

Grazie alla conoscenza contenuta in quei volumi Bargeon ha scoperto uno dei più terribili segreti sepolti sul pianeta: le rovine xeno nascoste e obliate nelle terre selvagge sono l’ultima dimora di numerosi guerrieri Eldar e Necrontyr caduti durante un immensa lotta risalenti a milioni di anni fa.
Il desiderio di ritrovare le tombe e di riportare alla luce i segreti in essi celati ha portato Bargeon a ricorrere ad un antico e perverso rituale. La chiamata era iniziata. Centinaia di marine rinnegati ora dirigono verso il pianeta Faaris IV.

Si illudono di poter scambiare il sangue e le anime dei nemici con oscure conoscenze e potere, ma non si rendono conto di essere manovrati da dietro le quinte da Bargeon e i suoi accoliti. La ricerca di potere di Bargeon ha un solo scopo ultimo: l’ascesa la rango di Demone e la fuga dalla morte. Tuttavia i volubili Dei del Caos hanno promesso a molti condottieri doni simili, e il loro più dolce desiderio è di vedere il pianeta spezzato e corrotto, i suoi abitanti divorati e i suoi difensori annientati.

La grande guerra per il dominio di Faaris IV sta per iniziare...

Solo un baluardo si erge tra la setta e il dominio incontrastato su settore Vaar. C’è da sperare che esso possa resistere alle forze che Caos scatenerà contro di esso.

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