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Giocatore: AvighelCodex: Space Marines
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Settore Strategico di stanziamento: Settore 11: NUMEA
Generale in capo: Artemis Gaudus
Grado: Generale
VITTORIE TOTALI: 1 - PAREGGI: 1 - SCONFITTE: 6
Il frastuono di un tuono lacerò il silenzio. Urla disperate, corpi straziati e martoriati, cumuli di cadaveri dati alle fiamme. L’inebriante sapore della vittoria…..
Fu il suono metallico della comunicazione interna a svegliare il generale Artemis Gaudus.
- “Signore, stiamo per uscire dall’iperspazio. Fra non meno di 40 minuti ci potremmo portare nella area orbitale di Faaris 4. Le ho comunicato l’accaduto come richiesto, signore. Spero di non averla disturbato.”
- “Nessun problema soldato. Stavo solo pregustando il tutto. Voglio tutti gli ufficiali in plancia fra 10 mins”
- Ricevuto signore.
Le truppe imbarcate ascoltavano il discorso del generale con la massima attenzione. Ha nessuno però era sfuggito il fervore che illuminava gli occhi del generale mentre ricordava alle truppe chi erano e perché erano qui. Forse i più perspicaci di loro intravidero la follia che stava germogliando nella mente di Gaudus e che irradiava dal suo sguardo distorto.
- Ricordatevi chi siamo. Siamo Ultramarines. Non voglio che cediate, non voglio che indietreggiate. Voglio che Faaris sopravviva a questa invasione. Dobbiamo portare la Luce dell’imperatore. Preghiamo che il fato ci riservi nemici potenti in modo che le nostre gesta vadano ricordate nelle memorie. Sterminate chiunque si opponga alla vostra avanzata, Massacrate eretici e caotici. Voglio che il pianeta grondi di sangue nemico. Non fatevi illusione sembra che FAARIS sia diventata un crocevia e che sulla sua superficie pulluli la feccia di tutte le razze. Sembra che il profumo della guerra abbia richiamato tutti i sui attori.”
Un richiamo sonoro si fece sentire in modo chiaro ed interruppe la vena dell’oratore.
Il sistema di sicurezza della plancia avviso immediatamente l’ufficiale competente che stavano ricevendo una comunicazione da un astronave in orbita nella vicinanze del pianeta.
- Proiettatelo sul monitor della plance, ordino Gaudus.
Uno strano sorriso lacerò il viso del generale quando il gigantesco monitor ospito la faccia rugosa di un vecchio orco.
- Vekkio zenerale, vedo con piaziere che zei ankora vivo. Kuanti anni zono pazati? Mi piaze tuo novo braccio. Forze ultimo zcontro ho zdretto troppo Grande Kella…
Un abbozzo di sorriso sottolineò le innumerevole rughe sul volto del generale orco.
- Faaris sarà di Orki. Noi, più forti di prima e più numerozi. Noi essere in tanti. Noi, Zpremi Zkatole, ziamo zolo i primi arrivati. Adezzo arrivano altri orki, di altri klan. La guerra piaze molto a Orki. Ma ancora di + piaze uccidere marines. Faaris zarà di orki. A orki zerve tante armi e materiali per fare grande guerre. Un konziglio, kanzela la grande U su navizela…”
Ci fu una breve pausa nel discorso del generale orco. I due ufficiali si stavano fissando in modo intenso.
-Fare guerra kontro te ze grande onore, vekkio nemico Gaudus-braccio-zolo.
La Comunicazione cadde e lasciò un silenzio enigmatico nella sala di controllo.
Il sorriso sul volto si increspò. “Finalmente.”.
Fu il suono metallico della comunicazione interna a svegliare il generale Artemis Gaudus.
- “Signore, stiamo per uscire dall’iperspazio. Fra non meno di 40 minuti ci potremmo portare nella area orbitale di Faaris 4. Le ho comunicato l’accaduto come richiesto, signore. Spero di non averla disturbato.”
- “Nessun problema soldato. Stavo solo pregustando il tutto. Voglio tutti gli ufficiali in plancia fra 10 mins”
- Ricevuto signore.
Le truppe imbarcate ascoltavano il discorso del generale con la massima attenzione. Ha nessuno però era sfuggito il fervore che illuminava gli occhi del generale mentre ricordava alle truppe chi erano e perché erano qui. Forse i più perspicaci di loro intravidero la follia che stava germogliando nella mente di Gaudus e che irradiava dal suo sguardo distorto.
- Ricordatevi chi siamo. Siamo Ultramarines. Non voglio che cediate, non voglio che indietreggiate. Voglio che Faaris sopravviva a questa invasione. Dobbiamo portare la Luce dell’imperatore. Preghiamo che il fato ci riservi nemici potenti in modo che le nostre gesta vadano ricordate nelle memorie. Sterminate chiunque si opponga alla vostra avanzata, Massacrate eretici e caotici. Voglio che il pianeta grondi di sangue nemico. Non fatevi illusione sembra che FAARIS sia diventata un crocevia e che sulla sua superficie pulluli la feccia di tutte le razze. Sembra che il profumo della guerra abbia richiamato tutti i sui attori.”
Un richiamo sonoro si fece sentire in modo chiaro ed interruppe la vena dell’oratore.
Il sistema di sicurezza della plancia avviso immediatamente l’ufficiale competente che stavano ricevendo una comunicazione da un astronave in orbita nella vicinanze del pianeta.
- Proiettatelo sul monitor della plance, ordino Gaudus.
Uno strano sorriso lacerò il viso del generale quando il gigantesco monitor ospito la faccia rugosa di un vecchio orco.
- Vekkio zenerale, vedo con piaziere che zei ankora vivo. Kuanti anni zono pazati? Mi piaze tuo novo braccio. Forze ultimo zcontro ho zdretto troppo Grande Kella…
Un abbozzo di sorriso sottolineò le innumerevole rughe sul volto del generale orco.
- Faaris sarà di Orki. Noi, più forti di prima e più numerozi. Noi essere in tanti. Noi, Zpremi Zkatole, ziamo zolo i primi arrivati. Adezzo arrivano altri orki, di altri klan. La guerra piaze molto a Orki. Ma ancora di + piaze uccidere marines. Faaris zarà di orki. A orki zerve tante armi e materiali per fare grande guerre. Un konziglio, kanzela la grande U su navizela…”
Ci fu una breve pausa nel discorso del generale orco. I due ufficiali si stavano fissando in modo intenso.
-Fare guerra kontro te ze grande onore, vekkio nemico Gaudus-braccio-zolo.
La Comunicazione cadde e lasciò un silenzio enigmatico nella sala di controllo.
Il sorriso sul volto si increspò. “Finalmente.”.
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